Cure termali
I trattamenti termali, ovvero quelli effettuati tramite l’uso di acque termali, sono ampiamente apprezzati fin dai tempi antichi per le note proprietà benefiche e curative, non a caso sono riconosciute dall’Oms come metodi a tutti gli effetti appartenenti alla medicina tradizionale. Sono molte oggi le persone che si affidano a questi metodi per curare o alleviare numerose patologie, anche se nulla vita di utilizzare le acque termali come semplice momento di relax. Cerchiamo di capirne di più sull’argomento, soffermandoci in particolar modo sulle proprietà curative delle acque termali.
Cosa sono le cure termali
Dotate di un ampio potere terapeutico, le acque termali sono in grado di divenire un vero e proprio toccasana per la cura e il trattamento di numerose patologie, essendo ormai molto noti i benefici che ne derivano dal suo utilizzo. Si tratta di un metodo terapeutico che, attraverso l’uso di acque termali spesso associate a fanghi, è in grado di apportare numerosi benefici ad organi e apparati. Le cure termali vengono infatti usate per curare una molteplicità di patologie, a qualunque età. La tipologia di trattamento usato può essere di tipo “idropinico” (nel senso che le acque vengono consumate dal paziente come una normale bibita), o consistente in una semplice immersione, nel senso che il soggetto si immerge o, in base ai casi, fa delle inalazioni ed irrigazioni. Il servizio Sanitario Nazionale consente ad adulti e bambini di accedere alle cure termali convenzionate, per usufruire dei trattamenti elargiti al fine di curare numerose patologie. Va comunque considerato che ogni singolo stabilimento termale prevede nella propria offerta una vasta serie di trattamenti convenzionati con il SSN, erogabili al paziente nel corso di tutto l’anno, anche nei mesi invernali. Ciò significa che il numero e la tipologia di trattamento termale convenzionato cambia da stabilimento in stabilimento, per questo è importante che l’interessato alle cure termali si informi previamente sulle tipologie di cura del centro di proprio interesse, per essere sicuro di poter avere accesso ai trattamenti che fanno al suo caso. Certamente si può andare alle terme per coccolarsi un po’ e staccare dalla routine, ma per certe persone le acque termali sono una necessità: fanghi, bagni e vapori sono spesso capaci di trattare patologie e aiutare il soggetto in vari percorsi di riabilitazione. A tal proposito, il Ministero della Salute, in ottemperanza al diritto alla salute dei cittadini, ha messo in punto un elenco preciso di malattie trattabili con le cure termali, permettendo a coloro che ne hanno la necessità di accedere ai relativi centri specialistici nell’ambito del Sistema Sanitario Nazionale.
Chi ha diritto alle cure termali gratis
Le persone che si sottopongono alle cure termali, al di là della necessità di trattare patologie importanti, riscontrano subito un senso di benessere psico-fisico generale, allontanando anche il rischio di malattie croniche. Le acque termali permettono di curare molte problematiche di salute, ma chiunque ne può trarre vantaggi, sia sul corpo che sull’umore. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) considera infatti la medicina termale uno dei metodi più utili per il benessere fisico dei pazienti, considerandola al pari della medicina tradizionale. Oggi lo Stato italiano vanta numerosi centri termali di consistente spessore: più di 380 strutture accreditate, dislocate in 20 Regioni e 170 Comuni. I vari centri termali presenti sul territorio sono specializzati nella fruizione di trattamenti termali destinati a molteplici settori clinici: in particolar modo per trattare patologie croniche di natura dermatologica, la sindrome metabolica, muscolo-scheletrica, respiratoria e riabilitativa. L’elenco completo delle patologie trattabili attraverso l’impiego delle cure termali, e la lista delle prestazioni erogabili dai numero centri, sono indicate nel DPCM emanato il 12 gennaio 2017, nell’allegato n. 9. Si tratta di patologie a carico delle vie respiratorie (ad esempio bronchite), malattie del derma (come la psoriasi), problematiche otorinolaringoiatriche, rinopatia vasomotoria, patologie a carico del sistema gastroenterico, dell’organo cardiaco, del sistema vascolare e dell’apparato urinario; complicanze di flebopatie croniche, reumatismi, patologie di natura ginecologica, sclerosi del “connettivo pelvico di natura cicatriziale e involutiva”, osteoartrosi e dermatite seborroica con andamento recidivo. La cura termale è inclusa tra i trattamenti descritti nel Capo III del DPCM del 2017, e viene erogata ai cittadini colpiti dalle suddette patologie nell’ambito dei “livelli di assistenza necessaria”: c.d LEA. Ma in cosa consistono queste prestazioni termali a carico del SSN? Le erogazioni di servizi termali si sostanziano in cicli di prestazioni dirette a curare o tenere a bada i disturbi di salute indicati nell’allegato previsto dalla legge, e includono anche la visita medica specialistica a favore del cittadino al momento della sua accettazione da parte della struttura termale. I pazienti interessati ai servizi termali possono usufruire di un numero definito di cure ogni anno: al massimo di un ciclo, tranne per i soggetti riconosciuti invalidi, che per legge hanno diritto a usufruire di un ciclo di cura aggiuntivo, in relazione all’invalidità riconosciuta.
Come farsi prescrivere le cure termali
Per accedere gratuitamente ai trattamenti termali è necessario presentare una prescrizione medica con l’indicazione della patologia di cui si soffre (questa dovrà infatti essere esibita al centro termale di propria preferenza, prima di iniziare la cura terapeutica). Per accedere gratuitamente ai servizi termali dunque, è necessario che l’interessato si rivolga al proprio medico curante o pediatra, in modo da ottenere la relativa impegnativa. La prescrizione del medico, naturalmente, indicherà la patologia di cui è affetto il paziente, il numero di cicli necessari e altre indicazioni terapeutiche.
Tipologie di cure termali
Le tipologie di cure termali sono molto vaste, e includono fanghi, grotte e acque minerali, usati per fini terapeutici, riabilitati o di semplice prevenzione. Le stazioni termali peraltro, i cui requisiti necessari sono previsti dalla legge n. 947 del 2016, possono usare esclusivamente acque autorizzate dal Ministero della Sanità, che ha il compito fondamentale di verificarne periodicamente il potere terapeutico e controllarne le caratteristiche. Ma quali sono, le dettaglio, le cure termali? Si è visto sopra che le cure termali sono utili per il trattamento di molte patologie croniche dell’organismo, il metodo usato nelle cure termali è infatti in primis la crenoterapia (una parola che tradotta dal greco significa sorgente), che a sua volta può essere interna o esterna. Nel primo caso sono inclusi trattamenti tramite l’idropinoteria, le irrigazioni, le insufflazioni e il “politzer crenoterapico solfureo”. La c.d crenoterapia esterna, invece, si basa sull’uso della “balneoterapia”, dell’antroterapia (con l’uso delle grotte) e della peloidoterapia (che prevede l’uso di fanghi sul corpo). L’idropinoterapia non è altro che la somministrazione al paziente di acqua minerale, trattamento molto utile nel caso di problemi all’apparato urinario. Per esercitare un’azione decongestionante, antisettica e antinfiammatoria, il paziente viene invece sottoposto alle “irrigazioni”, tramite il quale i gas e le acque termali vengono a contatto con le mucose di alcuni organi (le irrigazioni infatti possono essere di diverso tipo, in particolare vaginale, nasale, orofaringea e intestinale). Le cure termali effettuate tramite le inalazioni svolgono un’azione attiva contro le malattie delle vie respiratorie e dell’orecchio, attraverso l’uso di attrezzature specifiche come aerosol e nebulizzazioni. Per curare i problemi dell’orecchio vengono consigliate anche le insufflazioni, tramite l’uso di un piccolo catetere applicato all’interno della cavità nasale (in alternativa viene usata la tecnica del “Politzer crenoterapico solfureo”, effettuata tramite deglutizioni a narici chiuse). Bisogna considerare che le acque sulfuree sono dotate di molte proprietà benefiche, soprattutto per il sistema immunitario, con funzioni antisettiche e antiseborroiche. La crenoterapia invece, un’altra tecnica usata nei centri termali, si basa sul contatto della cute con l’acqua curativa, con i fanghi e con altri metodi termali. Questa in particolare è composta da tre tecniche: la balneoterapia (molto utile contro le patologie del derma, caratterizzata dall’immersione del corpo in acque minerali calde, ad esempio in piscine o vasche); l’androterapia (che prevede un trattamento curativo termale dentro una grotta con microclima speciale, dotato cioè di effetti terapeutici, molto utile per le patologie dell’apparato osteo-artro-muscolare); e la peloidoterapia (una cura basata sull’uso di impacchi o, in base ai casi, di trattamenti con acque termali e altre sostanze organiche e/o inorganiche, al fine di esercitare un effetto analgesico e antinfiammatorio sull’organismo).